L'arcipelago delle Eolie, con le sue sette isole, è la parte emersa di un vasto complesso vulcanico, prevalentemente sottomarino, che si estende per circa 200 chilometri e che costituisce una struttura ad andamento arcuato rivolta, con la sua parte concava, verso il centro del Mar Tirreno.
I vulcani più antichi sono quelli di Panarea, Lipari, Filicudi e Alicudi. A Panarea e a Lipari vi sono ancora fumarole e sorgenti termali, mentre ad Alicudi, Filicudi e Salina l'attività endogena è completamente scomparsa.
Nel 1786 ve ne fu una di grande portata con fuoco, lapilli e cenere, ed un'altra nel 1890 con l'eruzione di blocchi di grandi dimensioni che caddero nell'isola di Lipari.
La Vegetazione caratteristica è quella Mediterranea. Oleandri, mirti, cisti, stipe, eriche, ginestre sono le piante maggiormente diffuse sulle isole eolie. Sono, inoltre, da ricordare gli arbusti aromatici di rosmarino, di timo, di eliotropia e di lentisco. Due piante legnose abbondano in quasi tutte le Eolie: la vite e l'olivo.
La Fauna La fauna è molto varia e ricca ed è rappresentata da uccelli e lucertole tra i vertebrati mentre gli invertebrati sono presenti con i Coleotteri Tenebrioni di ed i Molluschi Gasteropodi. Nelle isole, in primavera e autunno, transitano uccelli migratori come pellicani, aironi rossi e cenerini, gru, oche selvatiche, anatidi, cormorani, fenicotteri, quaglie e cigeri. Le specie stanziali più interessanti sono la berta maggiore e la berta minore, chiamata localmente "araghiune".
Le acque sono piene di vita: abbondano soprattutto alici, sarde, sgombri, molluschi e crostacei. Tradizionale, anche se con il tempo si va pian piano perdendo è la pesca del tonno e dello spada, che viene praticata a fine primavera a Lipari e a Stromboli. Il clima dell'Arcipelago Eoliano data la scarsità di precipitazioni, la temperatura mite in inverno e non eccessivamente elevata in estate, è notevolmente arido, se pur mitigato dalla piacevole frescura delle brezze marine.